Mandala: i benefici su corpo e mente

Vi è mai capitato di disegnare mentre state al telefono? Soprattutto quando la telefonata si fa lunga e non avete modo di camminare su e giù perché magari siete in ufficio o semplicemente la chiamata è stata effettuata con un apparecchio telefonico fisso. Cerchi, quadrati, triangoli, spirali, oppure ancora figure composte: un cerchio che contiene un quadrato che a sua volte contiene due triangoli che a loro volta contengono altri cerchi e così proseguendo lungo combinazioni potenzialmente infinite. Voi non lo sapevate, ma in quel momento stavate disegnando proprio dei Mandala!

Mandala è una parola che deriva dalla lingua indiana sanscrita che significa cerchio, circonferenza, centro. Tali rappresentazioni, considerati utili alla meditazione, allo sviluppo ed alla crescita della propria spiritualità, sono tipiche dell’induismo e del buddismo e rappresentano l’universo e l’origine dello stesso. Il mandala è presente nella storia di tutte le culture, in particolare nei rituali, o nelle pratiche religiose oltre a rispecchiare molte forme geometriche già esistenti in natura (vedi figure sottostanti)

Carl Gustav Jung

In epoca moderna il maggior studioso di mandala è stato lo psichiatra svizzero Carl Gustav Jung, che rimane anche oggi il principale punto di riferimento al riguardo, e che è stato di fatto il primo a studiare i mandala e a proporli ai suoi pazienti.

Da sempre affascinato dalla cultura orientale e dalle sue pratiche, Jung scoprì spontaneamente la pratica di disegnare mandala durante un percorso che lo vedeva impegnato nell’entrare in contatto con il proprio sé. Scrive il noto psichiatra “ Ogni mattina schizzavo in un taccuino un piccolo disegno circolare, un mandala,che sembrava corrispondere alla mia condizione intima di quel periodo…Solo un po’ alla volta scoprii che cosa è veramente il mandala: il Sé, la personalità nella sua interezza, che è armoniosa se va tutto bene”.

Durante i suoi studi Jung notò come  i disegni cambiassero con il cambiare della situazione psichica/emozionale che stava vivendo chi disegnava il mandala, oltre a notare come un punto centrale e il cerchio fossero figure comuni nei mandala di qualsiasi cultura o nazione.

Sulla base di quest’ultima osservazione Jung teorizzò la presenza di un inconscio collettivo che affiancherebbe l’inconscio individuale di ciascuno di noi.

L’inconscio individuale appartiene ad ogni individuo ed è formato dalle esperienze personali vissute da ogni persona, ma… racchiuso in questo si troverebbe anche l’inconscio collettivo che, non essendo acquisito o esperito direttamente dalla persona, conterrebbe immagini primordiali comuni a ciascun essere umano che racchiuderebbero in loro la simbologia della nascita dell’uomo e del mondo e che riemergerebbero attraverso un legame con le proprie emozioni. Al di là dell’impostazione teorica lo studioso poté osservare come, proponendo i mandala ai suoi pazienti essi ne traessero conforto e sembrassero ritrovare un equilibrio psicologico nei momenti di grandi cambiamenti che accompagnano la crescita di un uomo.

Ma quali sono i benefici derivati dal disegnare o colorare un mandala?

  1. Migliora la concentrazione.La nostra concentrazione è spesso incredibilmente divisa tra lavoro, casa, preoccupazioni e altro. Quando invece ti siedi e ti concentri su una cosa sola, sul qui ed ora, come l’atto di colorare o disegnare, migliora la tua capacità di concentrazione e quindi anche di risolvere i problemi (competenze nel problem solving);
  2. Stimola la creatività. Costruire mandala e/o colorarli consente di stimolare la creazione di accostamenti di colori e di forme impensate.
  3. Il cervello va in uno stato di meditazione.Quando si colora, il cervello raggiunge la stessa frequenza che si attiva durante gli stati di meditazione.
  4. Migliora le abilità motorie. Colorare all’interno delle linee migliora la coordinazione oculo-motoria ossia coordinazione occhio-mano.
  5. Stimola il rilascio dei pensieri negativi.Quando si colora, ci si concentra solo su quello che si sta facendo, permettendo il naturale rilascio della tensione e dei pensieri negativi accumulati.
  6. Riduce stress, ansia e Connette gli Emisferi Cerebrali. Colorare per mezz’ora riduce notevolmente l’ansia e lo stress. Secondo la psicologa Gloria Martínez Ayala, quando coloriamo attiviamo entrambi gli emisferi celebrali: “L’attività coinvolge sia la logica (principalmente coordinata dell’emisfero sinistro), tramite cui coloriamo le forme, che la creatività ( principalmente esercitata dall’emisfero destro), quando mischiamo e combiniamo i colori. Il rilassamento che ne deriva abbassa l’attività dell’amigdala, una parte basilare del nostro cervello coinvolta nel controllo delle emozioni e che è colpita dallo stress”.

Il mandala può essere disegnato e colorato oppure è possibile stampare qualche disegno già effettuato e dedicarsi solo a riempirlo di colore. In ogni caso i benefici che otterrete saranno gli sessi!

Pronto? Vuoi provare a costruire il tuo personalissimo mandala?

Vuoi partire in quinta e provare una nuova esperienza rilassante? Prova a seguire i pochi e semplici passaggi elencati qui sotto!

  1. Trova un posto privato in cui sia possibile rimanere tranquilli per circa un’ora. Per coloro che si stanno affacciando ora a questa pratica meglio mezz’ora, risulta meno impegnativo nella gestione di un tempo lavorativo e familiare.
  2. Mettiti in una posizione comoda e cerca di fare silenzio (dentro e fuori), rilassati facendo respiri profondi e cercando di lasciare andare le tensioni (se non lo hai ancora visto, ti consiglio di dare un occhiata al video della Dott.ssa Adriana Davoli Psicologa sulla respirazione profonda).Si può rimanere in silenzio o se si desidera si può ascoltare una musica che piace e rilassa particolarmente.
  3. Se decidi di colorare un mandala già disegnato, sceglilo in modo istintivo, ascoltando le tue sensazioni e lasciandoti guidare nello stesso modo per quanto riguarda la scelta dei colori con cui riempire gli spazi.
  4. Se decidi di costruire il tuo personalissimo mandala come prima cosa prepara i materiali. Un mandala può essere realizzato secondo diverse modalità. Un mandala può essere fatto con stoffe, materiali naturali, sabbie…Per comunicare andrà benissimo un mandala disegnato su carta (di qualsiasi colore) utilizzando colori a cera, pastelli, pennarelli o altro.
    Può essere utile avere una riga, una squadra e un compasso per disegnare con tratti più netti e decisi.
  5. A questo punto traccia un cerchio con il compasso (o usando un piatto) poi comincia a riempire il cerchio utilizzando le forme e i colori che ti vengono in mente istintivamente. Continua fino a quando non deciderai che il tuo mandala è terminato.
  6. Ora guarda il mandala e cercare di dargli un titolo, che può essere di una parola o anche composto da una frase. Data il disegno.
  7. Se lo si desidera si può osservarlo, vedere quali sono i colori predominanti, le forme usate, e le sensazioni che si provano, annotandole se vuoi sul retro del foglio stesso.

Il titolo, come anche le riflessioni sui colori e sulle forme usate servono esclusivamente a te per effettuare una riflessione ulteriore sulle tue sensazioni presenti.

Buon relax!