Socializzazione emotiva. Il ruolo degli adulti.

Quando parliamo di emozioni, tutti, anche gli interlocutori meno addentro a questo argomento, sanciscono l’assoluta necessità di istruire i propri figli o studenti rispetto al tema. Al di là dei percorsi che un professionista, psicologo o psicologo-psicoterapeuta, può implementare nelle varie strutture educative o con percorsi individualizzati, sono diversi i processi di socializzazione emotiva che plasmano e orientano lo sviluppo emotivo del bambino nella relazione con le diverse figure significative.  Vediamone alcune…

Teaching…

O contingenza ovvero tutte quelle azioni che gli adulti mettono in campo per intervenire sulle emozioni del bambino. Ad esempio due bambini litigano per uno stesso gioco, a quel punto l’adulto può lasciare che i bambini gestiscano la situazione oppure può intervenire con parole, gesti, espressioni e quant’altro. Attenzione però! Anche la mancanza di intervento, se dettata da una riflessione dell’adulto sull’opportunità di intervenire o meno, ha una valenza educativa (diverso è se l’adulto non si accorge di nulla, in quel caso non si parla di intervento educativo).

Contingency…

Ossia conversazioni e insegnamenti che riguardano espressamente le emozioni . Si tratta di quello che in sistemica viene definita come meta comunicazione ossia comunicare sulla comunicazione, parlando in questo caso delle emozioni. È un atto a cui assistiamo spesso parlando in generale dell’amore, della gioia o della tristezza ai bambini. Avete visto il film inside out?? Guardandolo molti dei vostri bambini vi hanno forse chiesto “Perché Gioia piange?” e voi avrete risposto spiegando la situazione e parlando della tristezza e dei modi in cui si può esprimere tra cui proprio il pianto! Ecco, in quella occasione avete meta comunicato!

Modelling…

O modellamento : i bambini apprendono anche semplicemente osservando le reazioni degli adulti ad avvenimenti che possono o meno coinvolgerli direttamente. Difatti il comportamento degli adulti veicola in modo implicito una molteplicità di informazioni circa il significato di un evento, le emozioni che suscita ed i comportamenti da tenere. Proprio questo carattere implicito del passaggio di informazioni rende questa modalità di apprendimento delle emozioni estremamente pervasiva e potente in quanto non del tutto controllata dalla coscienza dell’adulto, ma attuato da quest’ultimo con automatismi che a sua volta ha appreso. Insomma ogni nostro atto, smorfia azione e parola vengono osservati e immagazzinati nella memoria dei nostri giovani, una memoria procedurale difficile da scardinare una volta insediata.

Ovviamente quelli presentati sono pratiche di socializzazione emotiva che ognuno può attuare con modalità e contenuti differenti sulla base delle proprie credenze o universo di significati che l’adulto costruisce nel corso della propria vita. Ma attenzione! Non siamo monadi. Nasciamo, cresciamo e ci sviluppiamo in un contesto sociale e relazionale che ci influenza e che a sua volta subisce le nostre influenze!

Ancora una volta torniamo all’assunto fondamentale per cui per educare i propri figli è indispensabile fare un percorso che ci vede direttamente coinvolti effettuando un lavoro su noi stessi per diventare i primi esempi positivi e funzionali nella gestione delle nostre emozioni!

Il nostro studio offre consulenze famigliari e supporto alla genitorialità nella consapevolezza che un intervento efficace sul malessere di bambini e ragazzi deve molto spesso coinvolgere le famiglie che diventano fondamentale risorsa per attuare un cambiamento duraturo e positivo!